Passa ai contenuti principali

Step 4 e 1/2

Questo intervento è da considerarsi più un "ritocchino", un aggiustaggio interlocutorio tra lo Step 4 e un futuro Step 5, attualmente già definito ma bloccato da impegni familiari e ristrettezze di budget

Questo step nasce dalla cottura dell'alternatore, inconveniente abbastanza tipico per le Honda e ancor di più per il CBR1100XX.
Il ricambio originale costa circa 400 euro, per cui mi sono rivolto alla IMSpares (UK), che per 88 sterline mi ha fatto avere il pezzo spedito a casa.
Ecco i due pezzi a confronto; quello nero, abbrustolito, è quello originale...


Un piccolo problema è venuto dalla guarnizione del carter: è stata ordinata presso l'officina dell'amico Matteo, di Trento, ma dopo tre settimane di attesa mi sono stancato di aspettare e mi sono arrangiato con della carta da guarnizioni e della pasta da guarnizioni.









Visto che per disconnettere il connettore dell'alternatore che lo collega al regolatore di tensione dovevo comunque togliere il serbatoio e la sella, ne ho approfittato per fare una modifica all'airobx, per migliorare la respirazione del motore.
ALLUNGAMENTO TROMBONCINI ASPIRAZIONE
Ho ricavato una basetta di plastica dalla conchiglia inferiore di un vecchio aribox originale (comprato su ebay per 25 sterlne) e l'ho disposta a mo' di spessore. In questo modo ho alzato i tromboncini di circa 7mm




Questa modifica permette una miglior respirazione del motore ai bassi-medi regimi, i più usati su strada.

AUMENTO VOLUME AIRBOX
Sia per aumentare la luce tra il cielo dell'airbox ed i tromboncini (ora più alti), sia per aumentare il volume d'aria a disposizione del motore agli alti regimi, ho realizzato una sorta di sandwich usando la conchiglia superiore dell'airbox preso su ebay; in questo modo ho alzato il coperchio di circa 15mm.



Per via dell'innalzamento della "schiena" dell'airbox, il serbatoio non si chiude più; per ovviarvi ho realizzato dei distanziali in alluminio che lo sollevano di 20mm; in questo modo ho anche realizzato una luce tra telaio e serbatoio dalla quale può fuoriuscire l'aria calda proveniente dal motore, migliorando il raffreddamento.
I distanziali superiori, cilindrici, servono invece per sostenere l'ala di fermo della sella.


Ne ho approfittato per riordinare l'impianto elettrico in zona batteria: l'impiego della nuova batteria Io-Li, con i suoi diversi cablaggi e connettori, permette l'eliminazione di un cavo di potenza, adesso inutile e fonte di dispersione.
Già che c'ero, ho posizionato più avanti il serbatoio di espansione del radiatore dell'acqua, ripulendo la zona tra la batteria e il monoammortizzatore per un'ideuzza che potrei sviluppare nello Step 6...



In ultimo, obbedendo al diktat di un collega, ho provveduto a modificare il portatarga installando un'unità asportabile, così da avere la coda pulita nelle occasioni di giornate in pista. L'ho ricavato dal tegolino portatarga di un Monster, mentre all'interno della coda ho piazzato due robuste bretelle in alluminio per rinforzare l'attacco del tutto.



Ad un primo collaudo su strada si sente la moto molto corposa, con una gran bella spinta ai medi (diciamo tra i 3000 e i 6000). Oltre, su strada, è demenziale spingersi.
Aspetto il responso della prima giornata in pista per dare la valutazione completa.

Commenti

  1. dottore....cavolo quanti spessori..qui hai ripreso tutti i chili che avevi tolto?!?!?:D

    RispondiElimina
  2. Eheheheh... eh sì, stavolta ho aggiunto del materiale, ma con gli oltre 3kg risparmiati sulla batteria posso permettermelo... :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

- Step 6 - Avviatore

L'Uccellone giace buono buono nell'officina BiemmeMoto in attesa della carburazione. Nel frattempo abbiamo visto che l'avviatore è meno efficiente del previsto: non riesce ad avere una buona trazione sulla ruota posteriore, e complice anche il rapporto di compressione 13:1 (su un alesaggio da 79...) si va a finire che la ruota si inchioda anche in sesta, con la rotella dell'avviatore che ci slitta sopra tentando di aggrappare un po' alla gomma. Niente da fare, tutto da rifare. Mi sono messo a guardare un po' su internet e ho trovato due strade. La prima è ricorrere ad avviatori self-made "classic, ricavati da motori da scooter imbullonati a una sorta di telaio con un lungo manico, per premere la ruota dell'avviatore contro quella della moto. Economici e simpatici, ma hanno il difetto che bisogna essere in due per avviare la moto... L'altra strada è rivolgersi ai costruttori che realizzano avviatori ad hoc, belli, eleganti e funzionali. ...

Presentazione

Questo Blog vuole essere il resoconto dell'evoluzione di un CBR1100XX mod. 2000, preso usato di quarta mano per essere sottoposto ad una graduale ma profonda trasformazione, con lo scopo di estrarre la sua muscolosa anima sportiva da una fin troppo paciosa fisionomia touring. Il lavoro è diviso in "step" (navigabili nel menù di destra), proprio perchè gli interventi sono tali e tanti da rendere impossibile un'operazione singola, ma richiedono invece una preparazione evolutiva costante ed uno sviluppo passo per passo. L'immagine raffigura la moto nel suo primo giorno di mia proprietà; finito il trasferimento da Milano (ove risiedeva il precedente proprietario) a Prato, la moto è stata immediatamente smontata, in quanto era già pronto il materiale per lo "Step 0"... Da qui in avanti il CBR1100XX SuperBlackBird verrà abbreviato con "SUN", acronimo di "Super Uccello Nero", che altro non è che la traduzione letterale del suo nome. Febbrai...

Lo Zio elettrico !!

In questo post parlerò di meccanica e di motori applicati alle due ruote, come al solito. Sì, ma lo scenario è completamente diverso. Il mezzo non è più una moto ma una gagliardissima mountainbike. Il motore non è termico ma elettrico. Che poi... motore? Che c'entra un motore su una bici? Ecco, cominciamo dall'anno scorso, quando la passione per il pedale fuoristrada, sopita da anni, è tornata prepotentemente alla ribalta. Che diamine, abito sul fianco del comprensorio della Paganella, ho intorno a casa mia km e km di splendidi sentieri e maestosi paesaggi... privarsene sarebbe un sacrilegio !! Ecco che dopo un passaggio intermedio, con una bellissima Focus FS Cypress 1.0... ..ho deciso di passare a qualcosa di decisamente più battagliero, per affrontare con fiero cipiglio i tosti percorsi che le montagne trentine offrono: un'occasione propizia, e un mezzo colpo di testa, e mi sono portato in garage un Uncle Jimbo della tedesca Rose, un vero schiacciasassi ...