Lo Zio elettrico !!

In questo post parlerò di meccanica e di motori applicati alle due ruote, come al solito.
Sì, ma lo scenario è completamente diverso.
Il mezzo non è più una moto ma una gagliardissima mountainbike.
Il motore non è termico ma elettrico.
Che poi... motore? Che c'entra un motore su una bici?

Ecco, cominciamo dall'anno scorso, quando la passione per il pedale fuoristrada, sopita da anni, è tornata prepotentemente alla ribalta. Che diamine, abito sul fianco del comprensorio della Paganella, ho intorno a casa mia km e km di splendidi sentieri e maestosi paesaggi... privarsene sarebbe un sacrilegio !!
Ecco che dopo un passaggio intermedio, con una bellissima Focus FS Cypress 1.0...


..ho deciso di passare a qualcosa di decisamente più battagliero, per affrontare con fiero cipiglio i tosti percorsi che le montagne trentine offrono: un'occasione propizia, e un mezzo colpo di testa, e mi sono portato in garage un Uncle Jimbo della tedesca Rose, un vero schiacciasassi da enduro.

OVVIAMENTE non potevo lasciarlo com'era, e via di modifiche; manubrio, dischi freno, manopole, ecc...
Ecco che già il bestione diventa così:


Solo che... non bastava. Mancava qualcosa per rendere totalmente godibile l'esperienza ciclistica con questo mostro da fuoristrada. Ci voleva un motore.
Dopo molte ricerche in rete, ho definito l'opzione che ritenevo migliore; il kit Bafang BBS messo a punto dagli appassionatissimi e ultracompetenti ragazzi di Alcedo Italia (www.alcedoitalia.it)



E' un motore validissimo, pastoso e "presente", che si innesta al posto del gruppo pedali standard. Ha il solo problema che, per via della sua larghezza, porta la corona molto all'esterno, peggiorando di molto la linea catena (che quindi tende a saltare). Bafang propone una corona da 46 denti scampanata, e Alcedo riesce a proporre una bellissima corona scampanata da 41T. Bello, ma non abbastanza corta per risultare idonea all'uso in fuoristrada. Ci voleva qualcosa di più radicale.
Ma andiamo per gradi...

Tutto comincia venerdì 7 marzo, quando mi sono recato direttamente da Alcedo a Cesena; non prima di aver tolto, la notte prima, pedali e catena allo Zio Jimbo...


Qui la bici è passata nelle sapienti mani di Marco, titolare di Alcedo Italia, che comincia subito a tagliare quello che andava tolto (l'attacco ISCG) e a piazzare il motore.


Dopodichè è stato fatto uno scan del telaio, con la sospensione posteriore aperta e chiusa, per valutare lo spazio disponibile per la batteria, il cui simulacro viene realizzato tagliando una basetta di polistirolo. Ingegnoso e pratico...



Alla fine dei lavori, Marco prepara l'innesto per la batteria (che arriverà in un secondo momento)e  mi manda a casa.
E qui comincia il "Dr. Ergal Show"... :-)
Innanzitutto approfitto per smontare tutta la bici per pulire ogni componente, poi comincio a sistemare i cablaggi del motore.
Per prima cosa, i cavi che escono da sotto il motore vengono protetti con un corrugato da edilizia, di quelli che si mettono nelle tracce dei muri per i fili elettrici. In questo modo saranno protetti da sassi, fango e tutto quello che la ruota posteriore può sparare.



Per fissare la corona, ho progettato un attacco (detto in gergo "spider") che mi permetta di collegare le classiche corone da mtb (girubulloni 104mm), portando la linea catena più vicina possibile alla mezzzeria della bicicletta.

Questo è lo spider montato, con la corona 32T montata sulla guarnitura "muscolare"



Da quest'ultima foto si vede come la linea catena risulti ottimale sul quarto pignone. La cosa potrebbe già essere accettabile (le ultime guarniture monocorona 1x11 prevedono proprio che la catena spazi per 11 rapporti, e che quindi lavori molto inclinata man mano che si allontana dalla mezzeria del pacco pignoni), ma per migliorare l'allineamento catena coi rapporti corti (che sono quelli che uso maggiormente, visto l'utilizzo prettamente offroad della bici) decido di intervenire sulla trasmissione in modo drastico...

Smonto il pacco pignoni...

 ...e rimonto il tutto togliendo un pignone (il 17T) per realizzare un pacco 9v. Il pignone tolto lo uso come spessore, così da portare più all'esterno il pacco pignoni.


Già che sono con la ruota in mano, sostituisco il copertone posteriore, già a mezza vita, con uno avente sezione maggiore (2,35 invece di 2,10), così da beneficiare di maggior trazione sullo sterrato.
I componenti sono stati puliti e ingrassati, cambio compreso.

Nel frattempo ho cablato tutto il wiring sul manubrio, installando il display, la pulsantiera per selezionare i 9 livelli di assistenza del motore, e gli switch di cut-off per il freno posteriore e il cavo del cambio (per interrompere l'alimentazione, e quindi la coppia motrice, durante la cambiata, così da evitare strappi alla trasmissione).
Al forcellone ho installato il sensore per il tachimetro/contakm.


Piccola chicca: al rimontaggio della ruota posteriore ho installato il nuovissimo e bellissimo perno che mi ha realizzato il buon Tiziano di PT Motors Bike. Splendido e lineare, e senza l'odiosa levetta di serraggio (io serro con chiave dinamometrica, non con una leva...), che tra l'altro avevo pesantemente abraso in una caduta, ahemm...
Rimontato il cambio, ho montato la catena e il deragliatore anteriore (che adesso funge solo da pattino antideragliamento, e non è collegato a nessun comando)


 In attesa della batteria, ho portato la bici su alcune strada in salita (12/14%) e alcuni sentieri intorno a casa, per testare la trasmissione e capire come lavora. al momento va tutto bene: la catena non deraglia, non si impunta, e la ciclistica lavora molto bene. la minor luce a terra, almeno per i salti che faccio io, non è un problema.





A metà settimana dovrebbe arrivare la batteria. A quel punto ci saranno da fare i settaggi di elettronica e poi ci sarà solo che pedalare e pedalare.
Alla prossima puntata !!!

Commenti

  1. Splendido lavoro!!! Ma ...... mi chiedevo : quanto fa con un litro?

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  2. Complimenti per l'ottimo lavoro!! Ma togliendo il pignone da 17 non ci sono problemi con la catena che salta direttamente dal 15 al 19?

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