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X11 "Il CIccione" - Prime impressioni -

Ieri, con l'occasione di un viaggio a Bolzano, ho potuto provare il bestione per un po' di strada, così da saggiarne un po' le caratteristiche.

Dunque, appena saliti in sella sono rimasto un po' spiazzato: la moto è lunga e la sella abbastanza infossata, quindi ci si allunga molto sui semimanubri (di provenienza XX, e 50mm più BASSI degli originali) abbracciando un serbatoio-cisterna mastodontico. Il tutto regala una certa sensazione di goffaggine.

In movimento, già dai primi metri, resta una sensazione proveniente dallo sterzo di eccessiva inerzia, data sicuramente da un'avancorsa "importante" e da mezzi manubri che di certo non aiutano a gestire cotanta massa e "robustezza".
Una volta superata questa empasse, però, si scopre che dai 30 all'ora in poi il bestione è più gestibile del previsto; certo, richiede una guida decisamente muscolare ma si lascia volteggiare molto bene anche nello stretto, lavorando di pedane più che di manubri (cosa che sarebbe inutile, vista la notevolissima solidità dello sterzo).
Sul veloce, poi, è impressionante !!! Lo sterzo è una vera roccia, un aratro, e non si alleggerisce mai nemmeno su curvoni impostati a velocità indecenti.
Sembra una moto con la carena... e lo sembra davvero, visto che il tanto decantato cockpit-deflettore funziona sul serio: anche ben oltre le velocità codice (sapete, sono andato fino in Germania, già che c'ero...) il casco e le spalle restano ben isolati dal flusso d'aria, senza i tipici "schiaffeggiamenti" che affliggono ogni naked.

L'impianto frenante, con l'amato-odiato Dual-CBS, è perfetto per la strada: di fatto, si usa solo il pedale per la stragrande maggioranza delle occasioni, e solo per le frenate più incisive serve anche la leva. Inutile a dirlo, poi, l'assetto resta granitico anche nelle frenate più decise, e infonde una sicurezza incredibile che ti fa sentire quasi onnipotente.

La guida, come detto, è decisamente muscolare, è vero, ma è molto redditizia: gli serve velocità per scorrere tra le curve (la guida spigolata, di fatto, è IMPOSSIBILE, con questo elefante) ma sa regalare un gran gusto grazie alla sua immarcescibile solidità in ogni frangente, dall'ingresso alla corda fino all'uscita, dove un motore IMPERIOSO ti catapulta via come una fionda.

Già, il motore.

Dopo 7 anni di CBR1100XX non mi sarei aspettato una sorpresa simile; in fondo, la base motoristica è la stessa...
Invece il propulsore dell'X11 è tutt'altra cosa.
Ben più coppioso in basso e con una prontezza al gas quasi spiazzante, dà l'impressione di essere sempre corto di rapporti; una volta in quinta si cercano continuamente altre marce, perchè il motore tira sempre come fosse in terza. La sua fluidità, da tipica unità Honda, è commovente, tanto che fino ai 40 all'ora non serve scendere sotto la quinta marcia, e il bestione riprende sempre con fluidità e forza, come avesse un variatore.

Nessun difetto, allora?
Non proprio: la sospensione posteriore, senza cinematismi progressivi, fa emergere subito i suoi limiti con risposte secche e decisamente "maschie". Il punto è che se si setta la molla molto dura avremmo stabilità al prezzo di risposte brusche, se invece allentiamo la molla troveremo una moto comoda ma con poco sostegno al posteriore.
Io ho cercato una situazione di compromesso: il posteriore è soffice... come un go-kart !!


Riassumendo, una moto CAFONA, arrogante e attaccabrighe.
Un bulldog con due spalle immense e muscoli ipertrofici, che magnifica l'ego di chi la guida e che ti fa giocare come un cretino anche sui rettilinei, dove ci si diverte a rallentare (senza scalare) solo per il gusto di sentire quella ripresa ATOMICA di cui il motore è capace.
Peccato che, così facendo, il propulsore sia in grado di sbrindellare un copertone in una giornata...

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